Emigrazione, in 10 anni hanno lasciato il Paese 580mila italiani: tanti quanti sono i genovesi

“Gli emigranti italiani non sono principalmente laureati – spiega il ricercatore Enrico Di Pasquale, autore della ricerca elaborata su dati Istat

Genova – In dieci anni sono ‘spariti’ dal Paese 580mila italiani. È come se tutta Genova in 10 anni fosse emigrata all’estero per cercare lavoro. E, se non ci fosse stato l’anno del Covid, la fuga sarebbe stata più evidente.

Mentre l’attenzione della politica nazionale si concentra sull’arrivo via mare di migliaia di migranti, perlopiù giovani, che appena finita la quarantena cercano di ripartire verso il nord Europa, in dieci anni c’è stata la grande fuga. L’equivalente della popolazione del capoluogo ligure – spiega Avvenire che pubblica in esclusiva uno studio della Fondazione Moressa sugli ultimi 10 anni. I numeri – si legge – chiariscono che il saldo migratorio estero degli stranieri in Italia è ancora positivo, nonostante i livelli nettamente inferiori rispetto al periodo 2007-2010. Se 15 anni fa, infatti, entravano mediamente in Italia oltre 400mila stranieri, da circa sette anni questo valore si è dimezzato. La situazione degli italiani è invece definita dallo studio ‘preoccupante’.

Negli ultimi otto anni – scrive Avvenire – il saldo si è attestato sempre con perdite di almeno 50mila unità. Considerando il periodo 2011-2020, il saldo degli italiani è di meno 580mila unità. Gli stranieri, invece, contribuiscono a mantenere il saldo attivo, con un incremento di oltre 2 milioni nell’ultimo decennio. Lo studio della ‘Moressa’ chiarisce, però che non si tratta di una fuga di cervelli.

“Gli emigranti italiani non sono principalmente laureati – spiega il ricercatore Enrico Di Pasquale, autore della ricerca elaborata su dati Istat -. Tra i connazionali che nel 2020 hanno lasciato il Paese, ad esempio, solo un quarto è infatti laureato“.

 

FONTE: Il Secolo XIX

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